A scuola di Barrel Racing e di Pole
Bending con Rhoda e Bob Hess
Dal 22 Aprile al 1 Maggio, gli appassionati italiani di
Barrel Racing e di Pole Bending hanno avuto il piacere di incontrare il due volte campione mondiale Bob Hess e la moglie Rhoda
“Reserve World Champion della stessa specialità”
I
due campioni statunitensi hanno tenuto in Italia un totale di 10 “Clinics”
promossi dalla NBHA Italy, che ne aveva già dato
notizia a Manerbio il 19 Marzo.
I
“Clinics”si sono tenuti presso il Circolo “Il Grillo di Capiago Intimiano (CO),
dal 22 al 24 Aprile ed il 26 e 27 Aprile, e si sono spostati in Piemonte nei
giorni 29 e 30 Aprile.
Lunedì
24 Aprile, gradita visita del Responsabile FISE per la monta americana, Antonio
Mastrangelo, con cui i responsabili NBHA Italy ed i Campioni americani hanno
analizzato i problemi del settore e diverse ipotesi di sviluppo e
collaborazione a livello internazionale.
Il
modulo standard dei “Clinics” era stato proposto in due sessioni di circa due
ore per sessione:con Bob Hess al centro e Rhoda Hess
in sella.
In
realtà la passione dei partecipanti e dei coniugi Hess ha
fatto eccedere abbondantemente i limiti di tempo
proposti e si è continuato ad oltranza ad analizzare i dettagli tecnici e gli
errori di ciascuno, nei minimi particolari.
E’
stato questo il più significativo indice di gradimento
dei corsi.
Alla
fine i binomi partecipanti hanno dato l’impressione di essere
od un cavallo (od un cavaliere/amazzone) diversi da quellli presentatisi
all’inizio del Clinic, ovviamente con un gran progresso, documentato dalla
pulizia dei percosrsi e dall’abbassamento dei tempi.
I
dettagli di assetto durante lo svolgimento del
“pattern”, la cura delle traiettorie, gli esercizi di preparazione alla girata,
il controllo della posizione e della velocità, scomponendo l’intero percorso in
singole componenti, in corrispondenza ai cambi di traiettoria, velocità e posizione, hanno consentito a tutti di capire
a fondo il Barrel Racing ed il Pole Bending, indipendentemente dal livello
tecnico di ciascun partecipante, che spaziava (per gruppi omogenei) dai bambini
e dai debuttanti fino agli agonisti, con già alle spalle un nutrito culliculum
sportivo.
Ma
soprattutto l’impressione da tutti condivisa è stata quella di ricevere
l’insegnamento della vera natura del rapporto che ci deve essere con il
cavallo, con la trasmissione di quel segreto che consente al cavaliere ed alla amazzone di capirsi con il proprio cavallo e di
ottenere da lui il massimo della prestazione, con la comprensione e non con la
costrizione.